Iper Ammortamento
- Cos’è: agevolazione che consente di maggiorare il costo di acquisizione dei beni nuovi per calcolare quote di ammortamento più alte.
- Sostituisce: i precedenti crediti d’imposta “Industria 4.0” e “Transizione 5.0”.
- Beneficiari: tutti i titolari di reddito d’impresa (indipendentemente da forma giuridica, settore o dimensione), purché:
- rispettino le norme sulla sicurezza sul lavoro;
- siano in regola con i contributi previdenziali.
- Esclusi: imprese in crisi o con sanzioni interdittive ex D.Lgs. 231/2001, e lavoratori autonomi.
🔹 Investimenti agevolabili
- Periodo: dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026 (o fino al 30 giugno 2027 con ordine e acconto ≥ 20% entro il 31.12.2026).
- Beni ammessi:
- beni materiali e immateriali “Industria 4.0” (Tabelle A e B, Legge 232/2016), interconnessi al sistema aziendale;
- beni per autoproduzione di energia rinnovabile (fotovoltaico, stoccaggio, ecc.), con moduli prodotti nell’UE e con specifici livelli minimi di efficienza.
🔹 Misura della maggiorazione
Tipo di investimento | Importo investimento | Maggiorazione costo |
Beni 4.0 / energia | Fino a €2,5 mln | +180% |
€2,5–10 mln | +100% | |
€10–20 mln | +50% | |
Investimenti “green” (riduzione consumi 3–5%) | Fino a €2,5 mln | +220% |
€2,5–10 mln | +140% | |
€10–20 mln | +90% |
- La riduzione dei consumi si considera raggiunta in vari casi (es. sostituzione di macchinari vecchi, progetti ESCo, moduli fotovoltaici ad alta efficienza).
🔹 Fruizione e adempimenti
- La richiesta si presenta al GSE tramite piattaforma dedicata (modalità definite da decreto MiMiT).
- Cumulabilità: ammessa con altre agevolazioni, ma non con il credito d’imposta “Industria 4.0”.
- Sostituzione beni: se il bene agevolato viene ceduto o spostato all’estero, si perde il beneficio salvo sostituzione con bene analogo o superiore.
🔹 Aspetti fiscali
- Per gli acconti IRPEF/IRES 2026 si considera l’imposta “senza” l’agevolazione, per evitare sottostime.


