Le commesse o i lavori su ordinazione sono contratti di durata ultrannuale stipulati per realizzare un bene o più beni o per fornire beni o servizi non in serie che insieme formino un unico progetto.
I lavori su ordinazione sono eseguiti sulla base di specifiche tecniche richieste dal committente.
Si tratta dei contratti di appalto, somministrazione e vendita su ordinazione.
In questo contesto la rilevazione dei ricavi rappresenta un aspetto molto importante per la redazione del bilancio d’esercizio.
Secondo il principio contabile OIC 23 i lavori in corso su ordinazione possono essere rilevati contabilmente con 2 metodi:
- metodo della percentuale di completamento;
- metodo della commessa completata.
Con il primo criterio “metodo della percentuale di completamento” ad ogni esercizio è riconosciuta una quota dell’utile dell’operazione commisurata allo Stato di Avanzamento dei Lavori (SAL).
Questo criterio può essere applicato quando ricorrono le seguenti condizioni:
- l’opera sia tecnicamente ed economicamente divisibile (misurabile);
- la porzione di lavoro eseguito sia definitiva, ossia documentata e approvata dal committente;
- sia possibile determinare con attendibilità i costi totali, i ricavi contrattuali e l’avanzamento dei lavori.
Il SAL approvato dal committente rappresenta la prova della porzione di lavoro definitiva e consente la rilevazione del ricavo, calcolato applicando la percentuale di completamento al valore complessivo del contratto.
Se il SAL non è approvato o mancano attendibilità nelle stime, i ricavi non si possono rilevare.
In quest’ultimo caso si applica il “metodo della commessa completata” secondo cui i ricavi e i margini della commessa sono riconosciuti solo quando il contratto è completato, cioè quando le opere sono ultimate o i servizi resi.
Le opere eseguite ma non ancora completate sono imputate a bilancio nelle rimanenze finali (lavori in corso su ordinazione), valutate al minore tra il costo di produzione e il valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato.